L'attività di consulenza a distanza, via Rete, non è certamente delle più agevoli, poiché nei riguardi della medesima esiste una comprensibile diffidenza, sovente frutto dei comportamenti eccessivamente disinvolti di soggetti e organizzazioni senza scrupoli, che non si peritano di richiedere anticipi molto cospicui (l'ASER chiede invece solo 100 euro) per poi fornire lavori che solo in parte - a voler usare un eufemismo - corrispondono a quanto era stato richiesto loro dai committenti.
Logico che, con premesse di questo genere, le persone che si affacciano in Rete per una consulenza o un'assistenza tesi siano oggi estremamente diffidenti, molto più di quanto non fossero in passato.
Consapevole di tale diffidenza, l'ASER si appresta a varare, a partire dall'autunno, una serie di punti di presenza in tutte le grandi città italiane in cui ciò sarà possibile, in modo che il contatto tra noi e il potenziale cliente non sia più soltanto a distanza e indeterminato, dunque un po' freddo, ma possa poggiare su una persona fisica disponibile a interloquire direttamente con il cliente e a farsi tramite con la struttura centrale delle sue esigenze e richieste specifiche.
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