martedì 19 agosto 2014

Tesi di laurea - Come si fa una tesi? ASER - 4

La creazione dell'indice

       Una volta che lo studente ha raccolto tutte le fonti cartacee ed elettroniche che possono essergli utili alla stesura della tesi, è il momento di passare alla redazione dell'indice (prendiamo infatti in considerazione l'ipotesi che l'indice non ci sia già e non sia stato suggerito dal docente).
      Le caratteristiche di fondo dell'indice derivano necessariamente dal materiale bibliografico che si è riusciti a reperire sul tema. Tanto più questo materiale sarà ampio, tanto più la preparazione dell'indice sarà complessa, ma, al tempo stesso, tanto maggiore sarà il livello di approfondimento della tesi.
       Il consiglio di massima che l'ASER può dare è quello di organizzare un indice che dal generale proceda verso il particolare, restringendo progressivamente gli argomenti fino ad arrivare ad alcuni capitoli centrali, sui quali concentrare e focalizzare l'analisi.
       Il numero dei capitoli è naturalmente correlato alla lunghezza della tesi, ma è chiaro che una tesina triennale di 50-70 pagine avrà certamente un numero di capitoli inferiore a quello di una tesi magistrale lunga più del doppio.
       In base a un'esperienza più che trentennale, l'ASER può dire che la ripartizione della tesi in capitoli, anche quando questi ultimi sono molti, è decisamente più semplice della ripartizione di ogni singolo capitolo in paragrafi. Questo perché, per poter organizzare dei paragrafi ben strutturati, occorre ovviamente un'analisi accurata e approfondita delle fonti.
      Per venire incontro alle esigenze degli studenti che vogliono ridurre i tempi di preparazione della tesi e concentrarsi soltanto sulla scrittura, l'ASER offre due servizi specifici, oltre a quello - già più volte citato - di ricerca bibliografica.
       Il primo è relativo alla predisposizione di un indice, articolato in capitoli e paragrafi, sulla base del materiale bibliografico raccolto, in modo da far avere rapidamente allo studente quello che sarà il vero e proprio "scheletro" della sua tesi.
       Il secondo è quello dell'organizzazione di una vera e propria "traccia di tesi", in cui il servizio testé citato sarà corredato dall'indicazione di quali fonti usare per la stesura dei vari capitoli. In tal modo lo studente risulterà notevolmente facilitato nel suo successivo lavoro di stesura, in quanto di fatto non dovrà fare altro che scrivere seguendo quello che, per come è articolato dall'ASER, si presenta come il più classico dei "tutorial".

Nessun commento:

Posta un commento