Abbiamo già evidenziato, su questo stesso blog, come molti studenti restino ancora oggi del tutto indifferenti di fronte alla problematica del plagio. Ne prendiamo atto, ma occorre riconoscere che le istituzioni universitarie non si dimostrano altrettanto indifferenti, basti pensare che i controlli sui contenuti delle tesi effettuati facendo ricorso a software antiplagio sono sempre più diffusi e possono condurre a spiacevoli sorprese e gravi problemi per gli studenti che vi incappano.
Questa è la ragione per cui l'ASER fornisce ai suoi clienti solo lavori certificati da software antiplagio alquanto sofisticati. La cosa ci consente di non servirci di tutor in malafede, in quanto il primo controllo ha luogo proprio sugli elaborati che essi ci consegnano, per cui non rischiamo di esporci a brutte figure con i clienti.
Ci sono tutor che si candidano a collaborare con l'ASER e che, non appena sentono parlare di questa nostra prassi, scompaiono con la stessa rapidità con cui si erano offerti di entrare nel nostro staff. Questa è una grande garanzia per noi e naturalmente anche per i clienti, perché non ha senso spendere soldi, per quanto pochi, per una tesi che potrà essere respinta in blocco dal docente e creare gravi problemi al laureando.
Aggiungiamo - e la precisazione non è casuale - che i software antiplagio oggi si applicano non solo al materiale reperibile in Rete, ma anche ai libri (quanto meno a quelli che in qualche modo sono stati portati su Internet) e questo offre una ulteriore garanzia. Inoltre, questi software sanno agevolmente discernere tra le citazioni legittime (cioè quelle fatte mettendo un testo "tra virgolette") e il plagio vero e proprio, cioè la ben nota prassi del "copia e incolla".
L'ASER si preoccupa di garantire che i tesi da essa prodotti siano assolutamente originali e lo fa anche perché il lavoro intellettuale sia tutelato, in quanto chi crea un testo non può e non deve essere confuso con un semplice copista e tanto meno remunerato come tale.
La Direzione dell'ASER
