lunedì 18 maggio 2015

ASER - Tesi di laurea: "Compilativa" o "copiativa"?

       Ogni volta che un certo tipo di pubblico si rivolge  all'ASER, nella comprensibile volontà di contenere i costi, molto marcata è l'insistenza sul fatto che la tesi richiesta sarebbe di tipo compilativo.
       Nulla da obiettate, può essere assolutamente vero e quindi è normale che chi cerca una tesi compilativa non intenda spendere quanto chi vorrebbe una tesi di ricerca. Tuttavia, occorre notare che è ancora molto frequente - nonché talvolta deliberatamente ricercata - la mancanza assoluta di una distinzione tra tesi compilativa e tesi "copiativa".
       La prima, infatti, ha una sua assoluta dignità e legittimità, dal momento che si tratta di un lavoro di compilazione, non basato su particolari ricerche, ma solo sulla rielaborazione di un ridotto numero di testi. Ma, per l'appunto, di una rielaborazione, non di una copiatura.
       Molti studenti continuano a sottovalutare bellamente l'importanza dei software antiplagio e la loro presenza, sempre più diffusa, per cui parlano di tesi "compilativa" ma intendono in realtà "copiativa" e, trattandosi di un plagio, vorrebbero pagarlo pochissimo.
       Sfortunatamente per loro, un lavoro compilativo non ha nulla a che vedere con un plagio e richiede applicazione, impegno, lunga attività di parafrasi. Certo non è una tesi di ricerca, ma non è nemmeno un plagio tout court. Credo sia molto importante definire tale distinzione, perché poi, quando una tesi "copiativa" viene venduta come "compilativa", incorre in tutti i controlli dei software antiplagio delle varie università e crea gravi problemi agli studenti che si sono resi responsabili di tale incauto acquisto.
       Il nostro consiglio - come ASER - è quello di distinguere bene tra una tesi compilativa e una "copiativa", onde evitare spiacevolissime sorprese.